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Tour dei laghi nella Valle del Salto

Da a Petrella Salto passando per Fiamignano. Partiamo per un itinerario di 25 km lungo il fiume Salto, al confine fra Lazio e Abruzzo, alla scoperta dei borghi antichi che affacciano sulla sua valle e per ammirare il fascino degli specchi d’acqua che caratterizzano il paesaggio di questi luoghi, fra i più suggestivi della Sabina: il lago della Duchessa , a quota 1700 metri fra i Monti della Riserva della Duchessa, il pescoso lago di Rascino, al margine dell’omonimo altipiano d’origine carsica, immerso in una natura selvaggia e il famoso lago del Salto, bacino artificiale creato negli anni ‘40.
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immagine della tappa a Borgorose

Immagine di Borgorose

Il nostro itinerario fra i laghi della Valle del Salto inizia dal lago della Duchessa, raggiungibile dal paese di Borgorose (uscita Valle del Salto dalla A24). Prendiamo la SP 67 fino alla frazione di Collefegato – insediamento originario della zona - da cui imbocchiamo la Via Cicolana fino a Corvaro, il centro più grande del Cicolano, ubicato sul Monte San Rocco, ricco di chiese – tra cui una dedicata al Santo d’Assisi – e nelle cui vicinanze sorge un’area archeologica di importanza mondiale: Montariolo. Dopo una visita al borgo medievale, proseguiamo finché la strada non diventa molto stretta e si arrampica sulle montagne della Riserva Naturale della Duchessa. Procediamo in Via della Viarella, 200 metri e giriamo a destra in via Costantini Colonnello, 100 metri e svoltiamo a sinistra e dopo circa 250 metri di nuovo a destra in via XX settembre. La percorriamo per 170 metri e poi imbocchiamo la strada a sinistra. Dritti per 2,6 km e giriamo a sinistra un’altra volta e dopo 700 metri svoltiamo a destra. Infine continuiamo per altri 3 km, finché non giriamo a destra, pochi metri e finalmente ammiriamo il piccolo lago, avvolto dai colori intensi dei prati e dei boschi circostanti, a 1788 metri d’altezza, dominato dalle cime dei monti Murolungo e Morrone, entrambe oltre i 2000 metri di altitudine. Per i più allenati può essere piacevole raggiungerlo con una facile escursione a piedi. Si guida fino al suggestivo borgo medievale di origine romana di Cartore – nei cui pressi è possibile visitare la necropoli degli Arioli - e da qui si prende un sentiero a piedi che in poco più di 2 ore conduce alla Valle del Cieco, percorribile anche con un fuoristrada. Ancora mezzoretta di cammino e si arriva al lago.  

immagine della tappa b Fiamignano

Immagine di Fiamignano

Il prossimo specchio d’acqua del nostro tour – il lago di Rascino - come il precedente, non è semplicissimo da raggiungere. Di origine carsica, raccoglie le sue acque dalla pioggia e dallo scioglimento delle nevi dei Monti Serra Nuria e Nurietta – appartenenti alla catena dei monti del Velino. Per visitarlo, da Borgorose ci spostiamo lungo la SR 578 Salto Cicolana, seguendo il corso del fiume Salto, fino al paese di Fiamignano, quest’ultimo edificato sui resti dell’antichissima città romana di Vesbula, in un territorio in cui sono state rinvenute tracce di mura e di terrazzamenti risalenti addirittura a 7000 anni fa. Da ammirare nel borgo di Fiamignano la Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, situata in Via XX settembre, nei pressi di Piazza Municipio, originariamente costruita in stile romanico e più volte rimaneggiata. Per raggiungere il lago, situato a quota 1150 metri sull’altopiano del Rascino, da Fiamignano prendiamo la strada per L'Aquila, per poi seguire le indicazioni per l’Altopiano di Rascino ed il comune di Santa Maria di Sambuco. Proseguendo dritti superiamo tre bivi, finché la strada non diventa sterrata. Passato un punto di ristoro sul lato destro della strada, si comincia a scorgere il lago. Dopo poco Imbocchiamo a destra una strada molto stretta che costeggia l’altura su cui è possibile ammirare gli affascinanti resti del castello medievale di Rascino, del XIII secolo e dell’antico e disabitato borgo di Santa Maria di Fiamignano. Splendido il paesaggio che si apre di fronte ai nostri occhi. L’altopiano del Rascino, che ospita l’omonimo lago, è, infatti, meta di affascinanti escursioni estive, nonché - in inverno - il luogo ideale per gli appassionati di sci di fondo. Per gli amanti della pesca sportiva il lago ospita una grande varietà di pesci, tra cui carpe di grandi dimensioni.

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immagine della tappa c Petrella Salto

Immagine di Petrella Salto

Raggiungiamo, infine, in pochi minuti, le rive del lago artificiale più grande del Lazio, creato negli anni 40 attraverso la costruzione una diga sul fiume Salto. Lungo le sue frastagliate sponde sorgono una serie di piccoli abitati, tra cui Borgo San Pietro, in cui visitare il bellissimo Santuario di Santa Filippa Mareri. Salendo per Via Santa Maria Apparì raggiungiamo il borgo medievale di Petrella Salto, ricco di chiese e di testimonianze del passato e da cui godere di una vista privilegiata su quello che è il cuore della valle, ammirando con un solo sguardo il lago del Salto, le cui acque di color celeste chiarissimo, dovuto all’artificialità del bacino, contrastano con il verde scuro dei boschi delle montagne che lo avvolgono, creando dei giochi di luce e chiaroscuro incredibili. Il lago d’estate diventa un ritrovo per turisti e bagnanti che vogliono dedicarsi agli sport nautici o alla pesca sportiva, mentre d’inverno può essere una meta romantica da vivere in coppia, magari anche per assaggiare alcuni dei succulenti piatti tipici locali in uno dei ristoranti della zona, pietanze in cui gli ingredienti del lago e quelli della montagna si mescolano in un turbinio di indimenticabili sapori.

Prima di ripartire vale la pena assaggiare i prodotti tipici della valle del Salto al Ristorante Miralago.

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Commenti e suggerimenti dei visitatori:

max04/05/2014 10:26

Che posti....incredibili...